Il progetto per la raccolta e la conservazione delle fonti
dei movimenti politici e sociali attivi oggi in Italia

 

Un archivio di movimenti politici che resistono e lottano per la conquista dei diritti civili e politici: è stato questo l’atto di nascita della Biblioteca Feltrinelli. A partire dal 1948, Giangiacomo Feltrinelli mobilitò decine di giovani studiosi, che si dedicarono con passione al duplice compito di raccogliere i materiali e di elaborare criteri per la loro classificazione e archiviazione.

Rispetto ad allora, molto è cambiato. I movimenti sociali che attivano le piazze di oggi portano con loro rivendicazioni nuove, certo, ma anche nuovi mezzi per esprimerle e nuove modalità di aggregazione e comunicazione. È necessario, quindi, escogitare nuovi modi per preservarne l’impronta.

Gli ardori politici si limavano su giornate intere di schedatura, le prospettive storiche venivano discusse altrettanto calorosamente che i problemi di arricchimento delle collezioni e di collocazioni dei materiali. Ma è proprio schedando e potenziando le raccolte, costruendo minuziose e pazienti bibliografie ragionate, che i giovani studiosi della biblioteca Feltrinelli impararono a fondare scientificamente il loro lavoro (Giangiacomo Feltrinelli, 25 marzo 1961)

Nasce così Archivi del presente, un progetto che si pone in continuità con la vocazione originaria di Fondazione Feltrinelli alla conservazione dei documenti prodotti dai movimenti che lottano per una società più giusta e per uno sviluppo più sostenibile.
Archivi del presente, però, unisce a questo scopo antico una riflessione tutta attuale: come si raccolgono e come si conservano dei materiali prodotti su supporti digitali, spesso volatili o addirittura effimeri? Come si integrano collezioni che sono in parte materiali e in parte digitali? Come avvicinare il pubblico alle fonti?

Per rispondere a queste domande, Archivi del presente incoraggia la partecipazione al progetto di attiviste, attivisti, ricercatrici e ricercatori promuovendo workshop periodici in cui tutte le persone interessate possono condividere pratiche e conoscenze sia sul “fare movimento”, sia sul “fare conservazione”.

Ma la vocazione del progetto non è solo scientifica. Archivi del presente ha una forte valenza anche politica: intende porsi come cassa di risonanza per quei movimenti che esprimono voci di dissidenza nelle piazze, e generare così, auspicabilmente, un effetto moltiplicatore di partecipazione e impegno civile all’interno delle comunità in cui viviamo.

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