La campagna #FridaysForFuture ha spinto un numero senza precedenti di giovani a unirsi al movimento climatico in tutto il mondo. Questo movimento in crescita è importante non solo per il suo potenziale impatto sulle politiche climatiche, ma anche perché sta formando una generazione di cittadini che saranno partecipanti attivi nella democrazia.
Fonti: Biblioteca
The rhetorical limitations of the #FridaysForFuture movement
Gli studenti che scioperano per chiedere azioni contro il cambiamento climatico dimostrano in modo ammirevole impegno civico su una questione urgente. Tuttavia, il messaggio del loro movimento si concentra eccessivamente sulla necessità di “ascoltare la scienza”, che rappresenta al massimo un punto di partenza per affrontare le questioni etiche e politiche centrali per l’azione climatica.
Del mito global a la movilización local: Creación y resonancia del marco Greta Thunberg
Díaz-Pérez, S., Soler-i-Martí, R., & Ferrer-Fons, M. (2021). Del mito global a la movilización local: Creación y resonancia del marco Greta Thunberg. Comunicar, 29(68), 1–11.
Nel 2019 il movimento per il clima ottiene un impatto politico e mediatico senza precedenti, grazie a Greta Thunberg e alla diffusione di «Fridays for Future» in centinaia di città. Questo articolo analizza il ruolo di Greta nel definire un nuovo quadro del movimento climatico, che è reso più forte dalla sua storia personale raccontata mediante il tropo del “viaggio dell’eroe”. Si analizzano poi i contenuti su Twitter e Instagram prodotti da “Fridays For Future” Barcellona, evidenziando l’importanza delle dinamiche glocali nei movimenti sociali online.
Protest for a future II Composition, mobilization and motives of the participants in Fridays For Future climate protests on 20-27 September, 2019, in 19 cities around the world
Moor, J. de, Uba, K., Wahlström, M., Wennerhag, M., & de Vydt, M. Protest for a future II: Composition, mobilization and motives of the participants in Fridays For Future climate protests on 20-27 September, 2019, in 19 cities around the world. (2020)
Questa ricerca analizza la composizione, la mobilitazione e i motivi dei partecipanti agli scioperi globali per il clima organizzati dal movimento Fridays For Future (FFF) nel settembre 2019. Basato su sondaggi condotti in 19 città di tutto il mondo, lo studio confronta i dati con quelli di proteste precedenti (marzo 2019), evidenziando la predominanza di giovani, donne e partecipanti istruiti. Esamina anche emozioni, reti di mobilitazione e l’impatto di Greta Thunberg, evidenziando come il movimento si stia evolvendo e ampliando la sua base.
I ragazzi del Fridays for Future
Benedetto, C. e Ciliento L., I ragazzi del Fridays for Future, Einaudi Ragazzi 2023
In un’estate torrida, quattro ragazzi si ritrovano in un campus ecologico nel cuore della Foresta Nera, in Germania. I gemelli Luca e Francesca, bocciati in terza media, per punizione sono stati mandati dai loro genitori nello stesso posto in cui Nigel dagli Stati Uniti e Hilda dal Cile cercano risposte alla crisi climatica. Dopo un primo incontro non proprio amichevole, i quattro giovani supereranno le loro differenze e decideranno di unire le forze per far sentire al mondo la voce di chi vive ogni giorno sulla propria pelle gli effetti disastrosi del riscaldamento globale. E in un viaggio avventuroso a piedi, in treno e a bordo di mezzi di fortuna si uniranno al loro primo Friday for Future, rischiando il tutto per tutto per salvare la Terra, la nostra unica casa. Un libro di narrativa per ragazzi e ragazze dai 12 anni. Un’avventura mozzafiato, tra mille sfide da affrontare e centinaia di chilometri da percorrere, per far sentire la propria voce. Una corale e indimenticabile testimonianza della forza dei ragazzi di oggi. In prima linea per il domani di tutti.
Questa non è un’esercitazione: una guida
Extinction Rebellion è un movimento attivista globale che sta ispirando un’intera generazione ad agire sull’attuale quanto tragica crisi climatica che sta investendo il nostro pianeta. Una crisi che non ha precedenti nella storia e minaccia di compromettere irrimediabilmente gli ecosistemi e il futuro delle prossime generazioni. In tutto il mondo la biodiversità è a rischio. L’inquinamento dei mari e la tossicità dell’aria superano ogni limite fissato dalla legge. Nessuno può più permettersi di sminuire, negare o lasciare insolute le crisi ecologiche. D’ora in avanti saremo costretti ad affrontare sempre più incendi indomabili, fenomeni meteorologici estremi, carestie e siccità. Ognuno di noi ha il dovere di agire. Questa è la nostra ultima possibilità di fare qualcosa. La nostra ultima possibilità di salvare il mondo così come lo conosciamo. Non abbiamo un pianeta di riserva. Queste pagine forniscono informazioni, fatti, spunti di riflessione e consigli. Insegnano come diventare parte del movimento di Extinction Rebellion e sono al tempo stesso un manifesto che ci scuote dalla letargia collettiva e ci invita a essere parte attiva della storia futura del pianeta, sottolineando l’importanza di agire ora, prima che sia troppo tardi. Perché questa non è un’esercitazione. Prefazione di Vandana Shiva.
L’ Ecovandalo. Perché è ora di agire anche a costo di essere odiato
Vedendo in tv Ficicchia uscire da un’aula di tribunale, in molti si saranno chiesti cosa porti un ragazzo «perbene» a rischiare di rovinarsi la vita per lottare per il clima. La risposta è in queste pagine, che affrontano il suo percorso di scelta dall’attivismo classico alla disobbedienza civile e scuotono la nostra coscienza. È ora di agire, alzare la voce, farsi sentire. Anche a costo di incorrere, come Simone, in persecuzioni e conseguenze legali. Anche a costo di essere odiati.
Rich kids of Europe? Social basis and strategic choices in the climate activism of Fridays for Future
Nel 2018, la teenager svedese Greta Thunberg avviò uno sciopero scolastico che si diffuse rapidamente a livello globale. Nel 2019,”Fridays for Future” (FFF) era in grado di mobilitare milioni di persone in enormi manifestazioni per il clima. Analizzando i dati sulla partecipazione agli eventi FFF in Europa si scopre la diversità sociale dei manifestanti, un fatto che suggerisce la necessità di alleanze tra classi per affrontare le sfide ambientali.
‘The slow pandemic’: youth’s climate activism and the stakes for youth movements under Covid-19.
La pandemia da Covid-19 ha influenzato l’attività dei movimenti sociali in vari modi. Questo articolo esamina come i giovani attivisti climatici ciprioti, parte del movimento Fridays for Future, abbiano cercato di integrare queste condizioni nelle loro tattiche di mobilitazione e come la pandemia abbia influito sul loro agire collettivo. In primo luogo, si analizzano le loro argomentazioni volte a contrastare i discorsi dominanti sul Covid-19 come crisi senza precedenti, evidenziando il legame dell’emergenza sanitaria in corso con il cambiamento climatico e il capitalismo, considerato alla stregua di una “pandemia lenta”. Estendendo il discorso sulla crisi climatica fino a includere le cause della pandemia, gli attivisti sfidano le narrazioni dominanti su emergenza e crisi. Si riflette, poi, sull’impatto del Covid-19 sull’attivismo giovanile non istituzionale, sottolineando come l’accesso agli spazi pubblici sia cruciale per mantenere l’attività dei movimenti sociali, attualmente minacciata dai nuovi meccanismi di governance.
“School Strike 4 Climate”: Social Media and the International Youth Protest on Climate Change
Fin dalle sue prime fasi, quando era ancora noto semplicemente come “sciopero scolastico per il clima”, Fridays For Future ha utilizzato i social media per organizzarsi. In questo articolo
si offre un’analisi approfondita di 993 tweet, utilizzando un approccio qualitativo e quantitativo. Come in altri movimenti, la funzione principale di questi tweet è certamente quella di condividere informazioni, ma si evidenzia anche un tipo unico di contenuto: la documentazione di eventi locali in tutto il mondo. Si esaminano poi le opinioni dei partecipanti sulla gioventù, sulla tattica scelta (protesta/sciopero) e sul cambiamento climatico, nonché l’attribuzione di responsabilità a governi e istituzioni per la loro inazione. Lo sciopero globale del 2019 riflette una tendenza propria a tutti gli eventi contemporanei di protesta internazionale, che sono connessi tramite social media e altri strumenti digitali, e apre a una riflessione su come le piattaforme abbiano modificato la mobilitazione politica giovanile.